Produzione di filati italiani artigianali di alta qualità

Cotonificio Olcese Ferrari è un’importante realtà tessile italiana, nata dall’unione di due storiche aziende del settore, entrambe produttrici di filati italiani di alta qualità.

È una struttura dinamica e altamente progettuale nella produzione di filati per tessitura, calzetteria, maglieria e tricot. Le fibre proposte spaziano dal cotone alla lana, dalla seta al lino e ad altre fibre innovative, realizzate in puro o in mischia. Questi filati performanti sono proposti in tinto filo e mélange.

Artigianalità industriale italianaalti standard qualitativi, processi produttivi e stili di vita attenti all’ambiente e alla società sono gli aspetti fondamentali che ne fanno una realtà di successo a livello internazionale.

Cotonificio Olcese Ferrari è un'azienda orientata alla continua innovazione su più fronti, progettando filati che rispondono a imprescindibili principi di sostenibilità. L’azienda è infatti focalizzata alla continua selezione di nuove fibre biologiche, biobased, biodegradabili, riciclate e realizzate con cicli produttivi a basso impatto ambientale. Cotonificio Olcese Ferrari ingegnerizza i propri filati prestando attenzione ai principi di eco-design e concentrandosi sulle potenzialità di riciclo alla fine del ciclo di vita del prodotto.

I nostri numeri
140
Addetti
50.000
Fusi in Italia
100
Milioni di chilometri di filato all'anno
+800
Articoli
Scopri la nuova storia dell’azienda di filati Cotonificio Olcese Ferrari, iniziata nei primi anni del secolo scorso

Azienda di filati artigianali, Cotonificio Olcese è stato fondato nel 1904 a Piancogno dall’industriale milanese Vittorio Olcese ed appartiene al vissuto della Valle Camonica in quanto, insieme all'azienda, è stato costruito anche il primo villaggio operaio senza precedenti né successori nella storia della vallata.

Cotonificio Ferrari è stato costituito nel 1919 nella provincia di Brescia ed è diventato ben presto una delle realtà più importanti della zona, assumendo rilevanza al di là dei confini nazionali e richiamando manodopera anche dalle regioni del centro e del sud dell’Italia.